L’Istituto S. Quasimodo, rappresentato dalla dirigente Viviana Morello, dimostra solidarietà e si unisce alla causa della ricerca medica attraverso la sua partecipazione attiva e solidale alla Maratona di Telethon. Quest’anno tutto il personale scolastico dell’Istituto, costituito dai plessi Centrale, Salonicco e Giovanni XXIII, si è impegnano con passione e determinazione per sostenere la ricerca scientifica in ambito medico.
Telethon rappresenta un momento cruciale nell’anno in cui la solidarietà si concretizza in azioni tangibili, soprattutto adesso grazie alla fine dello stato di emergenza Covid. Per l’Istituto partecipare a questo evento è molto più di una semplice raccolta fondi, somma che ha raggiunto una cifra considerevole ed inaspettata. Tutti gli insegnanti hanno vissuto la raccolta fondi e l’organizzazione dell’evento come un atto di impegno tangibile nei confronti della ricerca scientifica per sconfiggere le malattie genetiche rare.
Gli sforzi congiunti di genitori, donatori e membri dell’Istituto hanno creato un clima di unità e solidarietà. Il sostegno dell’Istituto si estende oltre la mera partecipazione alla maratona. Attraverso gli eventi che seguiranno nei prossimi giorni, esattamente il 18, il 19 e il 20 dicembre prossimi, tutti i gradi d’istruzione dell’istituto (infanzia, primaria e secondaria) creeranno delle attività di sensibilizzazione e campagne informative attraverso delle esibizioni (balli, canti e cartelloni illustrativi).
La collaborazione dell’Istituto con Telethon rappresenta un pilastro della solidarietà, dimostrando come l’unione di sforzi possa fare la differenza nella ricerca scientifica; la speranza di trovare cure efficaci per malattie genetiche rare è ciò che guida ogni passo dell’impegno dell’Istituto.
L’Istituto Quasimodo in sinergia con Telethon continuano a perseguire l’obiettivo di portare speranza, scoperte e progressi nel campo della ricerca medica, dimostrando che quando ci uniamo, nulla è impossibile.
La dirigente Morello e tutto il personale scolastico auspicano che tutta la cittadinanza possa abbracciare la solidarietà e possa supportare la ricerca medica: la speranza di un futuro migliore è nelle nostre mani.
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