Nell’atmosfera vibrante dell’Istituto Quasimodo, presieduto dalla dirigente scolastica Viviana Morello, venerdì 23 febbraio si è svolto l’incontro tra la scrittrice e insegnante Marilù Oliva e gli studenti delle seconde medie dell’istituto coadiuvati dai propri docenti.
Marilù Oliva, nota per il suo lavoro sulla figura di Didone nell’Eneide, si distingue per la sua prospettiva unica centrata sulle donne dell’epoca classica e rappresenta una voce distintiva nell’universo della letteratura classica.
Con la sua dedizione alla valorizzazione delle voci femminili nell’epos classico, Oliva continua a plasmare il futuro della letteratura e dell’educazione, offrendo agli studenti nuovi orizzonti di conoscenza e comprensione.
La Demea Eventi, organizzatrice di incontri letterari, ha dato l’opportunità agli studenti della Quasimodo di incontrare la scrittice Oliva, la premiata saggista ha egregiamente illuminato l’aula magna della mitologia con il suo approccio fresco e inclusivo. Attraverso la sua opera, “L’Eneide di Didone”, l’autrice ha esplorato le profondità dell’esperienza femminile nella narrativa classica, offrendo una voce autentica e potente a un personaggio spesso trascurato, restituendo una Didone, già madre (adottiva), regina, guerriera, viaggiatrice in grado, però, di ritagliarsi la sua legittima porzione di felicità nell’amore.
Durante l’incontro, gli studenti sono stati rapiti dalle parole di Oliva mentre raccontava le sfide e le conquiste di Didone, offrendo un’interpretazione che risuonava con la loro esperienza moderna. Attraverso il suo lavoro Oliva si propone di riscrivere la narrazione dell’antichità, ponendo le donne al centro della storia e celebrando la loro forza e resilienza.
I giovani lettori hanno avuto l’opportunità di esplorare temi di identità, amore e sacrificio, aprendo le porte a discussioni significative sulla letteratura e sul ruolo delle donne nella società antica e contemporanea. L’incontro con Oliva ha lasciato un’impronta indelebile negli animi dei ragazzi, ispirandoli a esplorare nuove prospettive e a dare voce alle loro storie.
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